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Scuola Secondaria Statale di Primo Grado "S.G.Bosco" di Trentola Ducenta - (CE)
Scuola Secondaria Statale di Primo Grado
"SAN GIOVANNI BOSCO"
Via Firenze, 24 - 81038 - Trentola Ducenta (CE) - Tel. 0818 147618 - Fax 0818 148566
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Settimana della Legalità 2022. L'esempio e le idee che restano

L’esempio e le idee che restano

«Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.» (Giovanni Falcone)

Legalità è una parola ricorrente: nella Costituzione, nei libri di storia, sui giornali, in tv. Suona familiare, eppure rischia di restare orfana di senso, se non c’è la “volontà” di renderla viva e di raccontarla. Tutti i giorni, in ogni momento e a ogni latitudine, viviamo o semplicemente ascoltiamo storie di illegalità, piccola e grande, e abbiamo il dovere di condividerle.

Il giorno 6 Aprile, nella sala consiliare del Comune di Trentola Ducenta, il nostro Dirigente Scolastico dott. Michele Di Martino, il Dirigente scolastico della Direzione didattica statale ”Giovanni Paolo II” dott. Gianpaolo Graziano, il sindaco avv. Michele Apicella, l’assessore alla cultura dott. Vincenzo Sagliocco e con la partecipazione straordinaria di Don Maurizio Patriciello, unitamente ai nostri allievi e a una folta rappresentanza di genitori si sono uniti per celebrare la settimana della legalità.

Raccontare, emozionare, riflettere: gli alunni della San Giovanni Bosco di Trentola Ducenta, riuniti in uno spazio di riflessione e collaborazione corale, hanno ricordato e celebrato coloro i quali di LIBERTÀ e di LEGALITÀ hanno intessuto le proprie esistenze, ne hanno fatto una missione di amore: amore per la vita, amore per la propria terra martoriata e vandalizzata e amore per il creato, dai martiri della Resistenza italiana ai paladini della lotta alla criminalità organizzata, senza dimenticare le vittime dei tragici eventi di guerra che in questi ultimi tempi vedono involontario protagonista il fiero popolo ucraino, rappresentato e sostenuto in una comunità di pace, la nostra, che vede uniti indissolubilmente alunni italiani e ucraini. I nostri alunni ambiscono a farsi promotori di un rapporto di reciprocità con il territorio nella convinzione che per costruire una “vera relazione”, consapevole e necessaria, non sia sufficiente “aprirsi” al contesto e rimanere in attesa degli sviluppi, ma praticare solidarietà sociale e sana coscienza civile e ambientale. La presenza e l’intervento di Don Maurizio Patriciello, uomo dalla conversione oltre che religiosa anche ecologica, sono state particolarmente significative e toccanti perché, nell’ottica del disegno di Dio, la terra è un giardino coltivato e custodito per chi verrà dopo. «… Un giardino non soggiogato, ma curato dall’uomo e non possiamo distruggere il creato…parafrasando la bellissima enciclica di Papa Francesco, Laudato si’. In qualità di parroco di Caivano, in poco tempo è diventato uno dei volti più noti della battaglia intrapresa per la rinascita di un territorio inquinato dai rifiuti industriali sversati e poi interrati, senza alcuna precauzione, nelle campagne. Da umile sacerdote di periferia, don Maurizio ha alzato la voce contro lo scempio che da più di 20 anni si consuma sul nostro territorio, un tempo “Campania felix”.. La sua voce si alza contro la camorra responsabile di quello scempio, colpevole di quel fetore che sbarra porte e finestre, che uccide l’aria fresca della sera, e il sole del mattino. Tenendoci per mano, chiniamo la testa davanti al dolore della terra e aiutiamola a tornare come prima. Terra del sole, terra generosa e sana, madre paziente di uomini e donne che spesso la calpestano sordi al suo dolore.

In un’ottica di reale prevenzione, la scuola deve aiutare i ragazzi ad assumersi delle responsabilità, ricordare loro che chi cresce ha diritto all’errore, ma anche alla correzione, sviluppare in loro la coscienza civile e la convinzione che la legalità conviene e che, laddove ci sono partecipazione, cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci può essere criminalità. La legalità è un’opportunità in più per dare senso al loro futuro. In tal senso, promuovere la cultura della legalità nella scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile. Al centro dell’azione educativa va posta la “persona” alunno, come protagonista nella propria comunità ed il valore positivo delle regole, intese non come mezzo punitivo o di affermazione di autorità, bensì in primo luogo come strumento di aiuto delle potenzialità di ciascuna persona, chiamata alla libertà e alla propria realizzazione. La Don Bosco ha ribadito il suo impegno e la sua attenzione nel seguire un percorso di risanamento legale e ambientale. La San Giovanni Bosco, dunque, come manifesto di libertà, democrazia, legalità e palestra di diritti e di doveri, quali valori “agiti” di vita quotidiana.


Permalink: Settimana della Legalità 2022. L'esempio e le idee che restanoData di pubblicazione: 22/04/2022
Tag: Settimana della Legalità 2022. L'esempio e le idee che restanoData ultima modifica: 22/04/2022 20:27:40
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